"Gli studi di Jane Goodall sugli scimpanzé
rappresentano una delle più grandi conquiste scientifiche dell'Occidente"
Stephen Jay Gould
rappresentano una delle più grandi conquiste scientifiche dell'Occidente"
Stephen Jay Gould
Parlare qui di Io… Jane è un azzardo, lo so.
Questo blog è rivolto a ragazzi della scuola media. Non solo
ma soprattutto. E Io… Jane è un libro
per bambini. Dare del bambino a un grandone di terza media sarebbe un’offesa
irrimediabile ma anche un primino ti guarderebbe storto. Eppure parlerò di Io…Jane.
Intanto perché sospetto che anche al più rude terzino - inteso come giocatore di calcio o come
studente di terza media, non fa differenza - faccia piacere tornare bambino per
qualche minuto, ogni tanto. Magari senza farlo troppo sapere in giro,
d’accordo.
Poi perché Io… Jane
porta con sé una bellezza che può piacere non solo ai bambini ma anche agli
adulti. A certi adulti, almeno. Di sicuro piace a me. E, a giudicare dalla
quantità di capelli, devo avere la mia bella età.
L’ho scoperto in biblioteca. Mi ha attirato fin dalla
copertina: una bambina bionda con in braccio uno scimpanzé di pezza, in mezzo
alla giungla con giraffe, elefanti, leoni (animali che vedrei più in una
savana, per la verità, ma non sottilizziamo).
Le illustrazioni sono degli acquarelli semplici ma
evocativi, affiancati da belle riproduzioni di stampe ornamentali d’epoca.
Anche i testi sono semplici semplici, con poche parole. Ma ognuna è pensata,
misurata. L’effetto complessivo è una leggerezza che a tratti diventa
emozionante.
L'autore è Patrick McDonnel, un noto creatore di fumetti e libri illustrati.
Frasi e immagini seguono la bambina bionda – Jane,
chiaramente – mentre cresce in un mondo
di minute meraviglie: ragni che tessono le loro ragnatele, scoiattoli che
s’inseguono sugli alberi, la linfa che scorre sotto la corteccia del faggio.
Era un mondo magico, pieno di gioia e di sorprese, e Jane si sentiva una parte di esso (fonte dell'immagine) |
Jane apprese tutto quello che poteva sugli animali e sulle piante osservandoli nel giardino dietro casa e leggendo avidamente libri (fonte dell'immagine) |
Jane accumula piccole conoscenze, osserva e registra minimi miracoli con l’occhio del bambino e dello
scienziato (ma forse nell’animo di ogni scienziato c’è un po’ un bambino), rincorre grandi fantasie: i boschi
dietro casa diventano la giungla africana.
Con il vento nei capelli, leggeva e rileggeva i libri su Tarzan delle Scimmie (fonte dell'immagine) |
Ora, da subito mi era venuto qualche sospetto. Ma ci ho
messo un po’ prima di capire che quella bambina bionda era proprio Jane Goodall, una delle più importanti
antropologhe viventi. L’ho capito, in effetti, appena prima di girare la pagina
sull’immagine che chiude la storia: una straordinaria foto della vera Jane
Goodall e di un piccolo scimpanzé.
(fonte dell'immagine) |
Come dicono le note di chiusura del libro, “quando Jane Goodall aveva dieci anni, decise
che da grande sarebbe andata in Africa, a vivere con gli animali e a scrivere
su di loro. Molti le dicevano che era un sogno impossibile. Proveniva da una
famiglia di condizioni economiche modeste e viveva in un’epoca in cui le
giovani donne non erano incoraggiate a intraprendere carriere avventurose.”
Laureatasi e conseguito il dottorato in etologia, Jane riuscì a realizzare il
suo sogno: studiò a lungo il comportamento degli scimpanzé del Gombe National
Park, in Tanzania e ne ricavò alcune rilevanti scoperte (vedi la citazione di
apertura di questo post).
Ancora dalle note che chiudono Io… Jane:
Una delle osservazioni
più importanti di Jane fu che gli scimpanzé sono in grado di costruire e
utilizzare strumenti. Fino a quel momento, infatti, si riteneva che quel
comportamento fosse una prerogativa degli uomini. Ma grazie agli studi di Jane,
il mondo fu costretto a rivedere la
differenza fra uomini e animali.
Io… Jane non è
solo un gran bel libro per bambini, è il racconto dei primi passi di una donna
affascinante e determinata, di una grande scienziata, di una cercatrice di tesori. Io…
Jane è la storia di un sogno avverato.
Chi volesse conoscere meglio Jane Goodall e il suo lavoro
può visitare il sito dell’istituto da lei fondato. Oppure (forse ancora
meglio) leggersi qualcuno dei suoi libri. Io consiglierei L’ombra dell’uomo e
Il popolo degli scimpanzè.
In coda a Io…Jane si può leggere un breve messaggio della
stessa Jane Goodall. Mi pare che valga la pena chiudere con le parole con le
quali lei comincia:
Ognuno di noi può fare
la differenza. Non possiamo vivere neanche un giorno senza avere un impatto sul
mondo che ci circonda – e spetta a noi decidere come fare la differenza.
2 commenti:
Post carinissimo che invoglia a leggere il libro. Tornare un po' bambini fa piacere agli adulti. A me certamente :-)
Che ammirazione per la "cercatrice di tesori" Jane Goodall!
g
Sì, davvero!
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