COME FARSI DEL MALE
Piccolo manuale a uso degli insegnanti
Cominciate a
proporre giochi matematici ai vostri studenti con una certa regolarità, sapendo
quanto possono essere utili (e quanto piacere possa dare riuscire a risolverli).
Lasciate che la partecipazione sia facoltativa (non volete che i giochi si trasformino nel classico compito a casa).
Un po' alla volta riducete la difficoltà dei quesiti, nel tentativo di incoraggiare la partecipazione di tutti.
Se
la partecipazione, anziché aumentare, diminuirà, cominciate a innervosirvi
(attenzione, qui arriva la mossa cruciale, quella che vi servirà per farvi del
male).
Fatevi
vincere dalla frustrazione e passate dalla modalità facoltativo (che significa “giocate e divertitevi”) alla modalità obbligatorio. In questo modo avrete
trasformato un gioco in un compito scolastico. Ovverosia in una cosa noiosa, lo
sanno tutti.
Allo
stesso prezzo, avrete anche portato a casa una settantina di risposte (per due
quesiti, fanno centoquaranta) da leggere e verificare. La gran parte saranno
risposte date senza averci pensato abbastanza, atteggiamento tipico di chi è costretto
a fare qualcosa controvoglia.
Ma
qualcuna, a onor del vero, potrebbe anche sorprendervi in positivo.
Così
rimarrete anche con il dubbio: insistere con la modalità obbligatorio oppure tornare sulla strada del facoltativo?
Sto
parlando, lo avrete intuito, dei giochi di Due a settimana… 5, che la prof
Giovanna ci ha proposto un paio di settimane fa. Ecco le nostre risposte ai due
quesiti.
Il primo, geometrico
Cominciamo
con l’errore più comune. Molti hanno preferito vedere le cose come le avrebbero
volute piuttosto che come erano in effetti (come li capisco!). Così non hanno visto
la figura come era, cioè così,
ma
quest’altra In questo modo hanno potuto ruotare uno dei due triangoli e costruire un parallelepipedo. Ecco fatti i due terreni con un solo confine.
Purtroppo però hanno dato per scontate troppe questioni che scontate non sono. Su tutte il fatto che i due lati dei triangolini fossero di uguale lunghezza, cosa che non è, nella figura originale.
Di
questo e altri errori discuteremo con più calma a lezione.
Qui
mi pare meglio passare alle risposte corrette.
Parecchi
hanno modificato la figura iniziale in questo modo.
Quasi tutti senza dare
spiegazioni, o quasi.
Solo
Davide C. (prima B) scrive,
correttamente: “la base e l'altezza del
triangolo ABE sono uguali alla base e all'altezza del triangolo ABD (la base è
identica ed è il segmento AB mentre l'altezza è sempre quella del trapezio
ABCD). Per questo le aree (base x altezza diviso due) devono essere uguali”.
Gli
altri, che hanno trovato questa soluzione ma non l’hanno spiegata bene, sono (se non
sbaglio…): Alessia S., Luca N. e Lorenzo B., di
prima B; Carolina D.M. di seconda B;
Christian P., Federica S. e Massimiliano C. di
terza B.
Ma
non è finita: c’è anche chi ha trovato risposte che non avevo previsto.
Ad
esempio Ismaele M. (seconda B)
propone queste figure.
E
spiega (con qualche piccolo ritocco da parte mia): traccio il segmento FE,
parallelo a DA. I due triangoli DAE e DEF sono congruenti.
Traslo
il triangolo arancione FEC fino a far combaciare FE con DA. Ottengo il parallelogramma
B1DEB, che ha area uguale a quella del parallelogramma ADEF. Traccio
il segmento che unisce i punti medi di DE e B1B. In questo modo ottengo
la linea di confine tra i terreni di Luigi ed Egidio.
Sophia Z. (seconda B) percorre
una strada diversa. Dice (cerco di sintetizzare): trasporto la misura di
EC sul lato AB, ottenendo AF.
Il segmento FE è la nuova linea di confine tra i
terreni di Luigi e d Egidio, poiché l’area del trapezio ADEF è uguale alla somma
delle aree di ADE e ECB.
Se chiamiamo h l’altezza,
si ha infatti
Ora, possiamo scrivere:
Anche Stefano S., sempre di seconda B segue un ragionamento simile, però
con alcuni passaggi in più: trasporta due segmenti, poi trasla il triangolino
che si viene a formare… insomma, una cosa un po’ lunghina ma che rivela un’ottima
abilità (mi chiedo perché mai Stefano non si faccia sentire più spesso!).
Il
secondo, numerico
Il primo fratello ha venti soldi e compra
20 uova. Le rivende a 2 soldi l’uno e ne ricava 40 soldi.
Il secondo fratello, quello un po’ tonto,
ha venti soldi, compra 10 uova (a 2 soldi ciascuno). Le rivende a 1 soldo l’uno
e ricava 10 soldi.
I due tornano a casa con 50 soldi in
totale. Dato che all’inizio ne avevano 40, hanno guadagnato 10 soldi.
L'elenco di chi ha risposto in questo modo è piuttosto lungo (cosa che mi fa piacere).
Tra i primini: Alessia S., Andrea
G., Aurora R., Davide C., Davide M., Francesco A., Lorenzo B., Mattia C., Nicolò
A., Tommaso S. e Viola Q.
Tra i secondini: Alice
D., Carolina D.M., Ismaele M., Perla C., Sarah T., Sophia Z. e Stefano S., Valentina V.
Tra i terzini: Christian
P., Francesca D., Marika M., Massimiliano C., Noemi C. e Pietro G.
Alcuni si sono fermati al ricavo di 50 soldi, senza
precisare che il guadagno è di 10.
Tra i primini: Damanjot
S. e Luca N.,
Tra i secondini: Alessandro
N., Aman A., Amanda P., Marco T., Matteo Ca., Matteo Ch. e Sara R.
Tra i terzini: Leonardo
D.C. e Marcella D.C.
Ma attenzione! Anche qui c’è un colpo di scena: Lorenzo B. (prima B), oltre a trovare la
soluzione dei 10 soldi, scrive: “il testo
dice che il primo fratello con 20 soldi compra delle uova a 1 soldo ciascuno e
le rivende a 2 soldi. Non dice ciascuno.
Quindi ha speso 20 soldi e ne ha ricavati 2. Perciò ha perso 18 soldi.”
Per il secondo fratello vale lo stesso ragionamento: spende
20 soldi e ne ricava 1 in tutto. Perde così 19 soldi.
Si può concludere che i due perdono in tutto 37 soldi.
Secondo questa interpretazione bisogna concludere anche che
non uno ma entrambi i fratelli sono un po’ tontoloni.
Bene. Un po’ dispiaciuto per i due fratelli, concludo
facendo i complimenti a tutti quelli che ci hanno provato. Stavolta più che mai
potrei aver dimenticato qualcuno: me lo faccia sapere e rimedierò.
L’appuntamento è per domani (circa) con la nuova puntata di Sarà mica matematica.
PICCOLO AGGIORNAMENTO
Solo per dire che ho riletto e cercato di correggere i tanti refusi: ce n0erano perfino nel titolo (scrivere di notte e di corsa non aiuta). Inoltre ho aggiunto un paio di nomi che mi erano sfuggiti.
2 commenti:
Ehi, caspita caspita, quanto lavoro ti è toccato Prof! :-)
Oh, io non sono riuscita a prendere la decisione di farmi del male. Ma non è detto che non riuscirò a farmi coraggio.
Apprezzo molto le varie soluzioni, quelle geometriche, dei tuoi ragazzi. Bravi, bravi!
Io sapevo bene che da noi la geometria sarebbe stata piuttosto ostica. Apposta ho proposto il quesito e cominciato a darci sotto.
Complimenti a tutti e alla prox!
g
Grazie Prof!
Sì, anch'io sono rimasto sorpreso in positivo da alcune risposte geometriche. Ma in realtà anche noi abbiamo moolto da lavorare ancora.
Per quanto riguarda la decisione di farsi del male, ecco, sto ancora cercando di decidere se è stata un'idea buona o pessima :-)
Alla prossima!
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