Eccoci qui, di ritorno da Matematicamedie e dai quesiti
della prof Giovanna. Questa settimana tocca di nuovo a noi proporre un paio di
giochi. Allora pronti, via!
Il primo
C’è stato un tempo in cui sedevo dall’altra parte della
cattedra. Ci sono mattine in cui, entrando in aula, ho ancora la sensazione di
dover prendere posto dietro a un banco, meglio se uno dell’ultima fila. Dei molti
ricordi di quegli anni, uno è ben chiaro: prima di un’interrogazione scendeva
il silenzio. Un silenzio teso, mentre l’insegnante scorreva il registro per
scegliere il condannato candidato. Tutti incrociavano le dita, si
nascondevano dietro ai libri. I volontari – quelli che si facevano interrogare
- erano ben rari, delle mosche bianche. O delle pecore nere, a seconda di come
si vuol vedere il mondo.
E il mondo è cambiato, almeno nelle mie classi. Oggi, alla
domanda “c’è qualcuno che si vuole fare
interrogare?” si alza una selva di mani.
C’è perfino chi si arrabbia perché non viene interrogato. Io ne sono ben
contento, intendiamoci, ma per me resta uno dei grandi misteri della vita.
Ad ogni modo le cose stanno così, bisogna organizzarsi.
Quando si tratta di scegliere tra due volontari io mi affido alla sorte, per
non commettere ingiustizie: dichiaro “ se esce pari interrogo Vincenzo, se esce
dispari interrogo Tecla”. Dopodiché apro
il libro a caso, leggo il numero della pagina di sinistra e faccio la somma
delle sue cifre: se è un numero pari vince Vincenzo, se è dispari tocca a Tecla.
Ora (occhio che arriva la domanda): l’altro giorno qualcuno
in prima B ha proposto: “prof, tanto per cambiare, perché stavolta non fa la somma delle cifre di entrambe le pagine
invece che solo di quella di sinistra?”.
Io ci ho pensato un attimo poi non ho accettato la proposta.
La domanda è: perché non l’ho
accettata?
PS: La storia raccontata qui sopra è tratta da vicende
realmente accadute. Solo i nomi dei protagonisti sono di fantasia: non ho
nessun alunno di nome Vincenzo. E sono certo di non aver mai avuto alunne di
nome Tecla.
Il secondo
Il quadrato ABCD, nella figura qui sotto, ha lato 10 cm.
Traccio quattro segmenti, a due a due paralleli ai lati del
quadrato. Si formano così nove rettangoli.
All’interno di alcuni rettangoli è indicato il loro
perimetro.
Quanto è il perimetro
del rettangolo colorato?
Come sempre le risposte (per entrambi i quesiti) vanno
spiegate, giustificate, dettagliate, eccetera.
La scadenza? Facciamo sabato prossimo, d’accordo?
4 commenti:
Ooh,
ma belli!
Anche qui, mi sa, uno più difficile e uno più facile.
O uno più facile e uno più difficile, booh :-)
Insomma, andiamo ad impegnarci...:-)
g
Grazie!
A me sembrano entrambi facili. Sarà che so già le risposte :-)
Buon impegno, allora (vediamo se anche stavolta i giovini riescono a stupire).
La risposta al primo quesito é: il risultato di due pagine consecutive é sempre un numero dispari perché pari piú dispari,come sono i numeri di due pagine consecutive, fa sempre dispari.
La risposta al secondo é 10cm perché le mediane tracciate dividono il lato del quadrato a metà quindi metà lato del quadrato corrispondeva a un lato di due rettangoli diversi; trovato un lato del rettangolo basta togliere al perimetro la somma dei due lati uguali che conosco e poi dividere per due: trovo cosí il lato che non conosco. Ripetendo ciò con l' altro rettangolo, trovoilsemiperimetro del rettangolo che mi interessa lo moltiplico per 2 e trovo il perimetro del rettangolo rosso.
In matematiche se
10:2=5 lato lung rett=metà lato quadrato
(16-5x2):2= 3 lato lung rett ross
(14-5x2):2=2 lato cort rett ross
2p rett ross=(3+2)x2= 10
Proff due rett erano quadrati.
Pietro ghiri
Ricevuto il messaggio di Pietro: c'è ancora qualcosa da rivedere su entrambe le risposte.
1) viene fatta la somma delle cifre della pagina, non viene usato il numero di pagina così com'è.
2) i segmenti tracciati nel quadrato NON sono mediane...
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