martedì 11 marzo 2014

Sarà mica matematica 28

Sono molto tentato di dirlo.
So che non è una buona idea ma sono troppo tentato.
Anzi, non resisto proprio, devo dirlo:  secondo me i quesiti di questa puntata sono molto facili.
Ecco, l'ho detto.
Forse mi sto facendo prendere la mano dalla facilità.
Comunque sia, ormai è tardi e non c'è più tempo per pensarne di migliori. Butto sul tavolo questi due.
Se sono troppo facili, ditemelo.

Il primo
L'ho rubato da un libretto che per adesso non dico e l'ho modificato appena un po', tanto per gradire.
Abbiamo una tabella con 16 caselle nelle quali si trovano i primi 16 numeri dispari.
Si tratta di spostarsi da una casella all'altra, via via si sommano i numeri delle caselle attraversate.
Si comincia dalla casella 1 e si deve terminare con la casella 31.
Dalla casella in cui ci si trova si può passare a un'altra solo se le due caselle ha un lato in comune. Ad esempio: dalla casella 1 si può passare alla casella 9 oppure alla casella 3. NON si può saltare alla casella 11.
Non si può mai passare su una casella più di una volta.
Lo scopo è individuare il percorso che consenta di ottenere la somma totale più grande possibile. C'è più di una soluzione.
Ma le vere domande sono: qual è la somma totale massima? E qual è il ragionamento che posso fare per scoprirlo?

Per confondere un po' le idee, butto lì un suggerimento: ho scelto di usare i primi 16 numeri dispari; ebbene, la somma da trovare è un altro numero dispari.

Il secondo

Anche questo l'ho rubato preso in prestito. A  proposito, ringrazio Maestra Renata (però non dico altro perché va bene proporre quesiti facili ma non bisogna esagerare...).

Immaginate una grande città piena di grattacieli. Immaginate il suo skyline (che se uno parlasse in italiano direbbe "il profilo contro il cielo", ad esempio). Immaginate di vedere il profilo dei grattacieli da nord (N), poi da sud (S), poi da ovest (W che sarebbe west, in inglese, tanto per rimanere un po' internazionali) e infine da est (E).
Riuscireste a capire come sono disposti i grattacieli in pianta, cioè visti da sopra?

Un esempio, tanto per capirci: se queste quattro immagini rappresentano i profili dei grattacieli visti dai quattro punti cardinali,
questa è la pianta della città (i numeri rappresentano l'altezza dei singoli grattacieli):
Ecco, allora io ho inventato la città che ha questi profili:
L'ho costruita con
4 palazzi verdi di altezza 1;
2 blu di altezza 2;
1 giallo di altezza 4;
2 arancioni di altezza 5.
Se qualcuno se lo stesse chiedendo: il grattacielo color "giallo allegria" ha altezza 4.
Si tratta adesso di riempire le caselle dello schema qui sotto in maniera da ricostruire la pianta della città.
Ah, c'è più di una soluzione.

L'ho detto che erano due quesiti troppi facili!
Ciononostante, avete ben due settimane di tempo per risolverli (sarebbe a dire fino a martedì 25 marzo 2014). 
Se non suonasse troppo come la frase di un vecchio saggio, direi: fate buon uso dei vostri giorni.

AGGIORNAMENTO
Una breve chiacchierata con la prof Giovanna mi ha indotto a riconsiderare il quesito 2, così ho ho inserito alcune precisazioni: il numero di palazzi usati, ad esempio. Inoltre, d'accordo, devo ammettere che forse non è proprio così facile...
Secondo me è tutto un gioco di incroci.

11 commenti:

giovanna ha detto...

Molto belli anche stavolta.
E pure interessanti.
Non sono difficili, quindi perfetti! :-)
g

Davide Bortolas ha detto...

Già, spero di non aver abbassato troppo l'asticella. Stiamo a vedere cosa succede :-)

renata ha detto...

Ai miei ragazzini dico a volte che non esistono cose facili o difficili in sé. Riprodurre con uno strumento le note di una canzoncina a orecchio per qualcuno è semplicissimo per altri impossibile.
Occorre provarci, e questo è nelle possibilità di tutti.
La "grande" traduttrice italiana di GeoGebra (ehm, non svelo di più in accordo con quanto dice il professor Davide), Simona, mi ha rivelato che un esercizio simile al secondo qui proposto si trova nei quesiti per le prime due classi di scuola media di Kangourou, proprio adatto a studenti di scuola media, dunque.
Buoni tentativi e buone riflessioni, ragazzi (e, come sempre, complimenti al prof che vi stimola a "provare").

Davide Bortolas ha detto...

Grazie, Renata.
Negli ultimi giorni sono passato dal pensare "è troppo facile" a "forse è troppo difficile!".
Il tuo intervento mi mette un po' più di serenità :-)
Devo ammettere anche che nel costruire il quesito pensavo proprio al Kangourou: anche l'anno scorso, se non sbaglio, c'era qualcosa di simile.

Anonimo ha detto...

Il primo è facilissimo ma il secondo non è facilissimo come dice lei prof. Davide

Anonimo ha detto...

Sono sempre l'anonimo di poco fa e voglio correggermi dicendo che il secondo quesito è facile perché ragionandoci su si trova una strategia

Davide Bortolas ha detto...

Grazie, caro Anonimo.
Sono d'accordo: il secondo è meno facile del primo (anche se ha ragione la maestra Renata: facile e difficile sono concetti soggettivi). Ma sono contento che, provandoci, proprio come dice maestra Renata, tu sia riuscito a individuare una strategia.
Proprio questo è l'obiettivo.

Davide Bortolas ha detto...

Grazie Kevin (ex anonimo), la tua risposta è arrivata. Anzi ne sono arrivate quattro in sei minuti. Tutte uguali. Non mandarne altre, ti supplico. Abbi pietà di me. :-)

giovanna ha detto...

L'anonimo del 20 marzo ho scoperto essere il nostro Gianfranco.
Avevo intuito, gli ho chiesto e ottenuto conferma il giorno successivo. Non si è 'firmato' solo perché indeciso se farlo o meno (sostiene!) :-)
g

Davide Bortolas ha detto...

Aha! Quindi ho frainteso! Il fatto è che Kevin ha sparato la sua risposta a pezzi e tra le righe mi era sembrato di capire che dicesse di essere lui l'anonimo. Rileggendo meglio, in effetti, mi accorgo di avere proprio frainteso.
Un saluto a Kevin e un doppio saluto a Gianfranco :-)

giovanna ha detto...

:-)

g