L’avventura della scienza e delle sue scoperte ha qualcosa in comune con il piacere del gioco e con la curiosità di un bambino.
Questa frase esprime bene quello che penso ed è un po' la "filosofia" con cui nasce questo blog (blog che aggiorno troppo di rado, lo so). Vorrei fosse una frase mia, ma ammetto di averla copiata – e un po' rimaneggiata – dalla prefazione a un piccolo libro per ragazzi: Little Darwin, delle edizioni Codice. Gli autori sono Mara Dompè (testi) e Alessandro Blengino (illustrazioni).
I protagonisti del libro sono Alice, una ragazza che deve studiare per l'interrogazione dell'indomani, e Darwin. È proprio lui, Charles Robert Darwin a raccontare la storia della propria vita, del grande viaggio intorno al mondo e di come nacque la teoria dell'evoluzione delle specie per selezione naturale. Ma anche Alice ha qualcosa da raccontare: alcune delle scoperte, avvenute dopo la morte di Darwin, che hanno confermato le sue idee. Perché non è affatto vero, come si sente troppo spesso, che l'evoluzione delle specie è solo una teoria non dimostrata: ci sono prove e riprove, roba che nemmeno Darwin stesso avrebbe pensato di trovare. E un piccolo libro per ragazzi basta per capirlo.
Con un linguaggio semplice e diretto, passano informazioni scientifiche, note biografiche, aneddoti curiosi: Darwin che cavalca le tartarughe, oppure che, dopo aver a lungo cercato una nuova specie di nandù (un uccello simile allo struzzo), se lo ritrova servito per cena.
Insomma, il racconto scorre leggero e veloce. Alla fine rimane il fascino delle avventure e delle scoperte del grande naturalista inglese. E, quel che più conta, rimane la voglia di saperne di più.
I protagonisti del libro sono Alice, una ragazza che deve studiare per l'interrogazione dell'indomani, e Darwin. È
Con un linguaggio semplice e diretto, passano informazioni scientifiche, note biografiche, aneddoti curiosi: Darwin che cavalca le tartarughe, oppure che, dopo aver a lungo cercato una nuova specie di nandù (un uccello simile allo struzzo), se lo ritrova servito per cena.
Insomma, il racconto scorre leggero e veloce. Alla fine rimane il fascino delle avventure e delle scoperte del grande naturalista inglese. E, quel che più conta, rimane la voglia di saperne di più.
Se, nonostante tutto, decidete di non leggere il libro, leggete almeno la prefazione: quasi quasi, quella da sola vale il prezzo del libro. La riporto per intero qui di seguito. (Starò infrangendo qualche legge sui diritti d'autore? Spero di no. Comunque, a mia difesa, preciso che l'ho trovata già pubblicata su internet, a questa pagina. Quindi...)
La prefazione, di Telmo Pievani
L’evoluzione non è stata scoperta da un vecchio nonno con la lunga barba bianca, quello che tutti noi riconosciamo nell’immagine come l’anziano vegliardo dallo sguardo un po’ triste, di nome Charles Darwin. No, l’evoluzione è stata scoperta da un ragazzino curioso e impertinente, e non molto studioso, che amava collezionare insetti e che un giorno ebbe la fortuna di partire per un meraviglioso viaggio in barca attorno al mondo.
Tra una nottata di mal di mare e l’altra, spalancò gli occhi su paesaggi incontaminati, isole sperdute, deserti e foreste, incontrando le piante e gli animali più bizzarri. Capì che il segreto della natura è la sua diversità e che tutti gli esseri viventi sono imparentati fra loro proprio come nonni, nipoti e cugini.
Quando tornò a casa si mise a scrivere di getto le sue idee in un diario, iniziando così un secondo viaggio fantastico, tutto racchiuso questa volta nella sua mente. La vita è come un grande albero ramificato, le specie si sono evolute per milioni di anni grazie alla selezione naturale e ad altri fattori naturali, e anche noi esseri umani facciamo parte di questa storia piena di sorprese imprevedibili, scrive il ragazzo nei suoi taccuini. Ma non sarà troppo presto, aggiunge, per annunciarlo al mondo? Come la penseranno i miei amici che sono ancora convinti che tutto là fuori è sempre stato come appare oggi? Il giovane scienziato ha paura e decide di mantenere il segreto, si trasferisce in una bellissima casa di campagna piena di bambini, con le sue serre, gli esperimenti nello studio e i suoi allevamenti di colombi, finché un giorno… ma il resto lo scoprirete soltanto leggendo questo libro.
Sì, perché l’avventura non è soltanto quella dell’evoluzione, raccontata dai fossili e dagli adattamenti degli animali, ma anche quella della scienza stessa e delle sue scoperte, che hanno qualcosa in comune con il piacere del gioco e con la curiosità di un bambino. Se una volta osservando un frammento della natura ti sei chiesto “perché?”, allora sei pronto per ascoltare la strana storia del signor Darwin!
Tra una nottata di mal di mare e l’altra, spalancò gli occhi su paesaggi incontaminati, isole sperdute, deserti e foreste, incontrando le piante e gli animali più bizzarri. Capì che il segreto della natura è la sua diversità e che tutti gli esseri viventi sono imparentati fra loro proprio come nonni, nipoti e cugini.
Quando tornò a casa si mise a scrivere di getto le sue idee in un diario, iniziando così un secondo viaggio fantastico, tutto racchiuso questa volta nella sua mente. La vita è come un grande albero ramificato, le specie si sono evolute per milioni di anni grazie alla selezione naturale e ad altri fattori naturali, e anche noi esseri umani facciamo parte di questa storia piena di sorprese imprevedibili, scrive il ragazzo nei suoi taccuini. Ma non sarà troppo presto, aggiunge, per annunciarlo al mondo? Come la penseranno i miei amici che sono ancora convinti che tutto là fuori è sempre stato come appare oggi? Il giovane scienziato ha paura e decide di mantenere il segreto, si trasferisce in una bellissima casa di campagna piena di bambini, con le sue serre, gli esperimenti nello studio e i suoi allevamenti di colombi, finché un giorno… ma il resto lo scoprirete soltanto leggendo questo libro.
Sì, perché l’avventura non è soltanto quella dell’evoluzione, raccontata dai fossili e dagli adattamenti degli animali, ma anche quella della scienza stessa e delle sue scoperte, che hanno qualcosa in comune con il piacere del gioco e con la curiosità di un bambino. Se una volta osservando un frammento della natura ti sei chiesto “perché?”, allora sei pronto per ascoltare la strana storia del signor Darwin!
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