lunedì 22 marzo 2010

Un bicchiere mezzo vuoto

La guerra dell'acqua è già cominciata
In qualche modo e da qualche parte
E poi tocca a noi, e poi tocca a noi
(Ivano Fossati, La guerra dell'acqua)
Facile come bere un bicchier d'acqua.
A volte anche i modi di dire si rivelano piuttosto superficiali. Bere un bicchiere d'acqua può sembrare facile ma servono almeno due cose: il bicchiere e l'acqua. Se il bicchiere può anche mancare (basta una tazza, una bottiglia, le semplici mani), l'acqua resta insostituibile. E qui cominciano le difficoltà, perché oggi per quasi un miliardo di persone (!) è molto difficile riuscire a trovare un bicchiere d'acqua sicura. E oltre 2 miliardi e mezzo (!!) di persone non hanno accesso all'acqua che serve per servizi igienici adeguati.
Consideriamo anche che l'acqua è sempre più inquinata e sempre più sprecata. Consideriamo anche che la popolazione mondiale (cioè persone che hanno bisogno di bere il bicchiere d'acqua di cui si diceva) è già esorbitante ed è in costante aumento.
Ecco perché, tra le tante giornate dedicate a qualcosa (al papà, alla mamma, ai nonni, ai cugini di secondo grado e via così), vale la pena di citare la giornata mondiale dell'acqua, (detto all'inglese: World Water Day). Istituito nel 1993 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il WW Day è un tentativo di sensibilizzare tutti al problema dell'acqua. Perché c'è il rischio che l'acqua diventi un problema per tutti. "L'acqua pulita - dice Ban Ki-moon, segretario generale dell'Onu - è diventata scarsa e lo sarà sempre di più sotto l'attacco dei cambiamenti climatici".

Dal momento che essere sensibili è bene ma fare qualcosa è meglio, e se ognuno fa qualcosa è ancora meglio, l'ONU  ha pubblicato una Guida al buon uso dell'acqua. Sono quattro paginette di consigli utili per sprecare meno acqua. Purtroppo sono in inglese. Allora aggiungo un link a una pagina in italiano dove si possono trovare alcune idee pratiche, semplici semplici, da mettere in pratica ogni giorno.

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