martedì 19 ottobre 2010

L'autostrada invisibile


Gli uomini sanno volare?
Questione di punti di vista, direi. Non ho mai visto una persona spiccare il volo come può fare un passero o un pipistrello, per dire. Ma gli uomini sanno volare nel senso che hanno saputo costruirsi degli strumenti per sollevarsi da terra. Giusto?

Allora i ragni sanno volare, proprio come gli uomini.

Sì, quegli esserucoli con otto zampe e quattro paia di occhi. Quelli che schiacciamo appena li scopriamo in un angolo della nostra casa. Non hanno le ali ma hanno inventato la mongolfiera (d'accordo, i fratelli Montgolfier hanno poi apportato alcune modifiche non da poco).

Non è una novità. Darwin, durante il suo lungo viaggio sulla nave Beagle ne incontrò parecchi. Nel suo libro Viaggio di un naturalista intorno al mondo, scriveva: "Un giorno, a Santa Fé, [...] un ragno lungo sette millimetri [...] mentre era sulla cima di un palo, emise quattro o cinque fili dalle sue filiere. Questi luccicavano al sole e parevano raggi di luce divergenti; non erano però dritti, ma ondulati come un velo di seta mosso dal vento. erano più lunghi di un metro e divergevano verso l'alto, a partire dalle filiere. Il ragno lasciò improvvisamente il palo e fu portato in breve fuori di vista”.

Il ragno volava, si era costruito una “mongolfiera” con la propria ragnatela!
Non che Charles Darwin fosse il primo a osservare il fenomeno, i viaggi aerei dei ragni erano già ben noti. E non solo per i ragni. Scrive ancora Darwin: “ Vi sono molte relazioni su insetti trasportati dal vento al largo della Patagonia. […] L’esempio più notevole che conosco di un insetto catturato lontano dalla costa, è quello di una grossa cavalletta (Acrydium) che volò a bordo quando il Beagle era sopravvento delle Isole del Capo Verde e quando la terra più vicina […] era il Capo Bianco sulla costa dell’Africa, distante 370 miglia”.

Darwin si imbarcò sul Beagle nel 1831, quando aveva ventidue anni, e tornò in Inghilterra cinque anni più tardi, dopo aver toccato le coste del Sud America, dell’Oceania, dell’Africa e di nuovo del Sud America.
In quei cinque anni Darwin fece osservazioni di geologia, raccolse innumerevoli campioni di animali e piante, anche fossili – molti dei quali sconosciuti – entrò in contatto con popolazioni indigene. Sfido chiunque a non essere affascinato da una così grande, meravigliosa, romantica avventura umana e scientifica! Io ammetto di essere anche un bel po’ invidioso.

Ma sto divagando: torniamo agli insetti e ai ragni volanti.

Siamo nel 1926, è passato quasi un secolo dal viaggio del Beagle. Nel frattempo gli entomologi hanno cercato in vari modi di scoprire qualcosa in più su tutti questi animaletti che si fanno trasportare dal vento: si sono arrampicati su piloni, hanno rotto le scatole a guardiani di fari e scalatori di montagne, hanno provato a catturare insetti ad alte quote usando palloni e aquiloni. Non sono riusciti a scoprire un granché. Ma il 10 agosto del 1926, da una pista in Louisiana, negli Stati Uniti, decolla il primo aeroplano dotato di trappole per catturare insetti a scopo di studio. Vola per dieci minuti e riesce a catturare qualche farfalla e alcune vespe. Non molto ma, da quella prima volta, migliaia di altri voli hanno permesso di catturare decine di migliaia di insetti e ragni, di 700 specie diverse, ad altezze impressionanti: fino a oltre 5000 metri di quota.

Qualche giorno fa mi è capitato di vedere questo filmato, realizzato dalla NPR. Io ci ho aggiunto i sottotitoli in italiano. Mi sono preso alcune libertà nella traduzione ma mi pare che, tutto sommato, funzioni.
PS: ho trovato le notizie sui voli del 1926 in Insectopedia, un libro interessante che mescola storia, scienza, antropologia, filosofia, cultura popolare, tutto incentrato sugli insetti. Purtroppo è solo in inglese.

Chi invece fosse interessato al viaggio di Charles Darwin, a questa pagina può scaricare gratis una versione del libro, in vari formati, sotto il titolo di Diario di un naturalista giramondo. Si tratta della traduzione ottocentesca di Michele Lessona, il quale ebbe il merito di tradurre parecchie opere di Darwin e di divulgarne il pensiero in Italia.

4 commenti:

lady dada ha detto...

Wow mica lo sapevo ke gli insetti andassero così in alto!!! Menomale che c'è lei ke me lo dice... Ho deciso scarico il libro di Darwin mi ispira di più dell'altro ke ho nello scaffale e poi ho scoperto che c'è anke cm audiolibro.....

P.S io i sottotitoli nel video nn li avevo... Mi disp cmq ho cap tt perfettamente....

Arrivederci magda

Monica ha detto...

Prof, i commenti non si leggono. Tua moglie

Davide Bortolas ha detto...

I sottotitoli non si leggono, checcavolo!
Eppure sul mio computer tutto funziona!
Ho indagato (ringrazio la mia consorte per l'attività di spionaggio): Youtube ha una funzione che consente di inserire i sottotitoli in un filmato. La funzione funziona.
Ma se uno incorpora il filmato in un altro sito, tipo un blog, la funzione non funziona più.
Si prospettano due opzioni.
1. andare a vedere il filmato su youtube (tasto destro, "watch on youtube").
2. aspettare che io mi metta a creare i sottotitoli con qualche programma specifico.

Chi volesse scegliere la seconda opzione sappia che dovrà avere molta pazienza e molto tempo a disposizione.

Davide Bortolas ha detto...

Ecco fatto. I sottotitoli si leggono (spero).